Peggio di essere soli è sentirsi soli con gli altri

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Estati distratte, ripetitive, estati giovani piene di vecchi ragazzi. La musica è bella e il volume è alto. Fa caldo,  la gente si muove più freneticamente. Si guarda in giro, in cerca di consenso, di qualcuno da guardare o solo di un se stesso lontano e mischiato ad altri qualcuno irriconoscibili (o sempre gli stessi). Tatuaggi e muscoli risultato di bellezze standardizzate. Prima  storia su Instagram.

Tre del  mattino (fuori di testa) di un sabato di luglio. Siamo in un locale in voga, il punto di ritrovo dell’estate 2019. La musica sembra essere l’unico momento in cui ognuno di noi si riconnette alla parte più profonda di se attraverso i ricordi e i sogni. Riconosci negli occhi di alcune ragazze la delusione per un amore finito, per  un desiderio non realizzato o la poesia per un sogno tutto da costruire.

Ma adesso divertiamoci, ci penseremo questo inverno. In autunno inizieremo a trovare il coraggio per realizzare quel sogno, per incontrare un grande amore, per approfondire amicizie e per fare quel viaggio sperato.

Il ritmo della musica  aumenta e si balla più forte. I corpi sono disidratati, si beve ancora e si può fare un ultimo sforzo per mettere in scena un finale di giornata con una frizzante allegria, un forte coinvolgimento. Un’ultima storia su Instagram, fatto.

Secondo voi cosa cerca un giovane adulto in un posto dove non è dato pensare e conoscere ? Un amore vero, una nuova amicizia, cosa? Perché non vogliamo più pensare e incontrare? E’ faticoso ascoltare una persona , che impegno poi raccontare un noi stessi a cui non crediamo più e, soprattutto, che fatica urlare in un orecchio per scambiare due parole con un qualcuno! Chi riesce a conoscere gente in questi posti bellissimi merita un premio per l’impegno e la volontà.

Il nostro gruppo di amici si chiede: dove andremo domani sera?

Usciremo e torneremo in quel locale, vedremo le stesse persone che a detta loro non potrebbero essere da qualche altra parte. Chi sta pensando che è l’unico luogo per incontrarsi, prende in giro se stesso…come posso incontrare qualcuno dove non è possibile conoscere e parlare senza interruzioni? Che poi alla fine siamo tutte brave persone, cerchiamo un amore autentico, amici affidabili, una vita semplice, solo che cerchiamo tutti nel luogo sbagliato, divertendoci per carità (a quel qualcun altro lascio il beneficio del dubbio e scuso queste parole che profumano di moralismo spicciolo).

Ma poi dopo i 30 anni impari, senza impegno “a stare” anche in un posto qualsiasi anche se l’unico luogo dove vorresti mettere radici è fra le gente a cui vuoi bene o che, almeno, riesce a mettersi  in gioco, a sentirsi sul serio. Sembra noioso lo so, ma molta gente come me, forse non si diverte nei posti affollati dove si sente sola…


A cura di Ilaria Tesse

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